venerdì 8 gennaio 2010

Alcuni esempi..


Come non citare per prima Marilyn Monroe, la celebre diva americana degli anni '5o, della quale non si smetterà mai di discutere. Essa rappresenta un mito del XX secolo ed è tutt'ora considerata un sex symbol fuori da ogni tempo, grazie al suo fascino irresistbile. La sua esistenza, caratterizzata da vicende tumultuose e da una misteriosa morte precoce, l'ha resa una vera icona della cultura popolare. L'immagine che ho scelto per rappresentarla, non è una scelta casuale, infatti tale figura rappresenta un'opera dell'eccentrico Andy Warhol, un artista che fece della cultura pop americana degli anni '5o/'6o un vero e proprio stile artistico. I suoi lavori, realizzati con la tecnicha serigrafica, sono la sintesi di un epoca caratterizzata dal boom economico, dallo sfrenato consumismo, e dai personaggi famosi di quel momento o della storia (Mao Tse Tung, la Giocanda, Jakie O, Liz Taylor, John Lennon, Mick Jagger, ecc ecc..). Lo stile grafico di Warhol è da sempre imitato.


Sempre in campo artistico, nella Gran Bretagna di oggi, un personaggio che fa molto discutere è Banksy, un giovane artista di cui non si conosce l'identità, che fa impazzire il governo inglese attraverso stencil e murales ironici e umoristici con quali attacca il capitalismo, la guerra e la globalizzazione. Tra le sue immagini più famose vi sono i due Bobbies che si scambiano un bacio appassionato tra i muri di Londra. Nel cinema invece uno degli autori considerati cult è Quentin Tarantino, la cui invidiabile cultura cinematografica gli ha permesso di realizzare film di culto come Le iene, Pulp Fiction e la saga di Kill Bill. Se il suo stile è da molti considerato eccessivo e violento, per una larga fetta di pubblico alcuni suoi film sono considerati dei veri e propri capolavori. Celebri le sue sceneggiature complesse e i suoi tipici dialoghi, talvolta al limite del delirante, che hanno influenzato più di una generazione. Famoso è il monologo del sicario Jules in Pulp Fiction in cui prima di giustiziare la propria vittima cita un lungo verso della Bibba: "Ezechiele, 25:17. Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà, conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in realtà il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare, e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quando farò calare la mia vendetta sopra di te! " e poi BANG BANG!


Per quanto riguarda invece la fotografia, da qualche mese al Palazzo della Ragione di Milano (dal 10 novembre 2009 al 31 gennaio 2010) si è aperta una mostra che espone un'eccezionale raccolta di 2oo scatti del fotografo statunitense Steve McCurry. Egli è conosciuto soprattutto per il fotoritratto di Sharbat Gula (Afghan Girl), pubblicato come copertina del National Geographic Magazine del mese di giugno 1985, divenuta la più popolare uscita della rivista. Chi può dimenticare i profondi occhi verdi della ragazza afgana, la cui intensità viene, da alcuni, paragonata allo sguardo della Gioconda. Il suo volto è rimasto, nella storia sociale, come il simbolo della sofferenza e dell'oppressione del popolo afgano.


Infine, come ultimo esempio, un noto oggetto di design del francese Philippe Stark, il re Mida del designo industriale. Il suo nome è universalmente noto ed è per tutti una star. La fama arriva negli anni ’80 come designer simbolo della Parigi di Mitterand. Nel 1991 progetta per Alessi il famoso Juicy Salif, uno spremiagrumi dalla forma areodinamica diventato fin da subito un oggetto di culto. A partire dagli anni '9o gli arredi targati Starck, belli e possibili, diventano i nuovi oggetti del desiderio da diffondere su scala mondiale. Dagli hotel design a Miami, Londra, New York, Tokyo ai prodotti industriali per Alessi, Flos, Kartell, Driade, Cassina. La sua ambizione è superare la dimensione d’elite e avvicinare il design al grande pubblico per il quale progetta ogni cosa possibile: dall’ideazione al packaging. Nessun limite all’inventiva: dalla pasta Panzani alle calzature Puma; dalla moto Aprilia agli orologi Fossil; dalla birra Kronenbourg all’orsacchiotto Moulin Roty. Infinito il numero di premi e riconoscimenti. Come pure quello delle copertine dei magazine.

Che cosa si intende per Cult?


Il termine CULT deriva dall'inglese (in italiano culto) e può avere diversi significati. Può essere utilizzato per indicare un personaggio o un opera (artistica, cinematografica, fotografica, musicale, ecc ) che ha un raggiunto un successo tale da essere considerata un icona sociale. Può inoltre indicare un ammirazione eccessiva e stravagante, di un pubblico ridotto, verso una persona (reale o fittizia), un opera, un oggetto, un principio o uno stile di vita e per i quali nutrono una stima paragonabile all’adorazione religiosa.